Ma non si diceva Home Delivery?

In seguito ai recenti impieghi negli USA ed in alcune realtà d’Europa di robot e droni per effettuare consegne di pasti pronti a domicilio, Quickly ha voluto coniare l’espressione significativa di Human Delivery con cui valorizzare ed esaltare i benefici di un servizio di consegna a domicilio attuato dagli esseri umani, secondo noi superiori a qualunque tipo di robot, sebbene l’utilizzo di questi avvenga, al momento, in aree limitate o sia ancora in fase test.

Secondo la nostra filosofia, ciò che conta e che fa la differenza nella vita e nel lavoro di ogni giorno sono proprio i VALORI UMANI che non possono, e non devono, essere soppiantati, in tutto e per tutto, da macchine fredde e distanti da noi Esseri Umani, primo fra tutti il valore del lavoro.

Provate a spiegare ad una persona di 70 anni che da domani le buste della spesa le verranno recapitate da un robot del peso di circa 20 kg e che, prima ancora, dovrà aver ordinato la spesa dal web e pagato l’importo rigorosamente online con carta di credito o prepagata. Oppure, provate a dire a vostra nonna che il ragazzo che le porta la spesa due o tre volte la settimana e che le è tanto simpatico non verrà più poiché un drone alto circa 60 cm lo ha soppiantato in toto.

Provate a spiegarle cos’è un drone innanzitutto.

Droni: pro e contro

In Nuova Zelanda, Domino’s Pizza, colosso americano di pizza take away, e Flirtey, azienda leader nelle consegne con droni volanti, hanno effettuato, lo scorso 25 Agosto 2016, il primo test di trasporto della pizza direttamente al cliente tramite l’utilizzo di un drone. Mentre In Europa, Just Eat, leader della consegna di cibi a casa direttamente dal ristorante, dopo 6 mesi di test, ha lanciato l’utilizzo dei droni automatizzati per la consegna all’interno dell’area di Greenwich, Milton Keynes e Glastonbury, nel Regno Unito.

Il veicolo è un contenitore termico su sei ruote, prodotto in partnership con Starship Technologies, società creata nel 2014 dai due co-fondatori di Skype.

In breve, sostituire gli esseri umani con i droni significa tagliare i costi di gestione in maniera netta e, per alcune aree di mercato, accelerare i tempi di consegna (evitando traffico ed imprevisti stradali), ma ciò può avere comunque delle gravi ripercussioni sul feedback dell’utente finale, causando un calo vendite per via di clienti poco soddisfatti di un servizio troppo futuristico e distanze dagli attuali usi e costumi. Per cui, un’azienda dovrebbe riflettere bene sui pro e contro legati a questo tipo di scelta.

Fra l’altro, la scelta di meccanizzare il servizio a domicilio potrebbe peggiorare la situazione economica del paese. Basta dare uno sguardo ai dati Istat per capre che la disoccupazione giovane (fino ai 24 anni) supera una percentuale del 40%, e del 18% circa per quanto riguarda i giovani compresi tra i 25 e i 34 anni (dicembre 2016). Inoltre, in un paese in cui gli anziani dai 65 anni in su costituiscono ben il 22,3% della popolazione italiana (13,5 milioni) e l’aspettativa di vita continua ad alzarsi fino a sfiorare gli 85,1 anni per le donne, (dati Istat 2016) è difficile immaginare delle soluzioni automatizzate per far fronte alla crescente domanda di servizi a domicilio da parte della terza età crescente.

A dimostrazione dell’importanza dei valori e delle qualità umane, riportiamo le parole ”illuminanti” di Arrigo Berni, amministratore delegato Moleskine, in un articolo molto interessante in cui si spiega il successo planetario dei famosi block notes di carta in un mondo dominato sempre più dal digitale:

«Ci sono prodotti come il nostro taccuino, ma penso anche per esempio ai dischi in vinile o ad alcune riviste cartacee, capaci di farci fare esperienze estetiche, emotive e sensoriali che uno schermo non potrà mai offrire. Siamo esseri umani, in noi non conta solo l’aspetto produttivo: abbiamo bisogno di esperienze che non ci facciano sentire solo appendici di uno schermo, di un video. Forse abbiamo creduto un po’ troppo frettolosamente che il virtuale avrebbe soppiantato in tutto e per tutto l’analogico, la dimensione fisica.»

La definizione di essere umano è quella di essere superiore rispetto ad ogni alto organismo vivente, ciò grazie alla presenza in lui di un elemento incorporeo, ovvero l’anima, anche detta spirito o mente (a seconda delle correnti di pensiero), che lo rende capace di elaborare concetti, di operare scelte, di risponderne responsabilmente e di provare emozioni, sensazioni e passioni.

L'importanza del fattore Human

Quante volte ci è capitato di acquistare un prodotto in un negozio più lontano, anche se facilmente reperibile sotto casa, poiché il commesso di quel negozio più distante è particolarmente educato, sorridente o, semplicemente, ci è simpatico a tal punto da poterci scambiare due chiacchiere?

Prendiamo l’esempio del caffè. Chi ama bere il caffè difficilmente si accontenterà del primo bar, piuttosto farà qualche metro in più pur di berne uno ben ristretto in tazza calda. Oppure, lo stesso accade anche quando dobbiamo acquistare una buona bottiglia di vino ma non ci accontentiamo dell’enoteca sotto casa. Bensì sentiamo l’esigenza di chiedere un parere professionale e confrontarci con qualcuno che ci sembri più preparato e così ci rechiamo all’enoteca che crediamo migliore, anche se dall’altra parte della città, a dimostrazione del fatto che ci importa eccome conoscere il nostro interlocutore e poter fare affidamento su di lui.

Sapere chi verrà a casa nostra a consegnarci la spesa è cosa fondamentale e ci infonde sicurezza.

Lo stesso accade con un buon servizio di consegna a domicilio. Ecco perché Quickly ha scelto di garantire alle aziende partner un servizio di Home Delivery basato sul Fattore Human che tenesse conto di variabili come la terza età crescente, la necessità di mantenere il Rapporto Umano col cliente, i limiti tecnologici del nostro paese, il tutto ottimizzando le competenze dello staff e puntando sulle capacità di problem-solving, di ascolto, cortesia e disponibilità verso l’utente-consumatore, in un’ottica clienticentrica.

Lotta all'inoccupazione giovanile

I nostri valori sono umani in quanto ci impegniamo giorno dopo giorno nella lotta all’inoccupazione giovanile dando la possibilità a ragazzi, uomini e donne di disporre di concrete opportunità lavorative in tutta Italia laddove, naturalmente, ci sia interesse da parte delle risorse a voler operare e fare la differenza in questo settore dotato di un potenziale illimitato. E crediamo nell’insostituibilità dei valori e delle capacità umane e nella differenza che queste possono fare quando si opera in un mercato nuovo e in forte evoluzione come quello dei servizi a domicilio, in cui necessitano sempre nuove idee e l’applicazione costante di menti giovani e brillanti.

90% Human + 10% Droni

Naturalmente, la nostra propensione verso fattorini o pony in carne ed ossa non è da confondersi con un disprezzo della tecnologia, anzi. Noi crediamo nella omnicanalità come chiave per il successo di qualunque business e per questo proponiamo spesso ai nostri partner un’osmosi fra canali di vendita online e offline in modo tale da offrire un’uniformità dell’esperienza d’acquisto ed essere quanto più vicini alle esigenze tutte del consumatore. La tecnologia serve eccome, ma non è assolutamente la strada principale o l’unica da percorrere, soprattutto in Italia. Bisogna, invece, valutare ogni possibilità per poter raggiungere l’obiettivo e occorre saper colpire ogni target con il canale giusto. E per quanto non sia il massimo consegnare le buste della spesa, o una sacchetto di farmaci, per mezzo di un robot, ci sono condizioni geografiche svantaggiate che impongono l’uso della tecnologia, come nei comuni mal collegati o difficilmente raggiungibili, a causa di condizioni naturali poco accessibili o in seguito a fenomeni naturali inaspettati.

Se anche tu credi nel potenziale umano e condividi la nostra filosofia, sei nella scuola giusta. Valorizza le tue qualità umane e aiutaci a diffondere i valori Human Delivery in lungo e largo.

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